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John Henry Newman. Identitá, alteritá, persona Michele Marchetto

Por: Colaborador(es): Idioma: Italiano Series Biblioteca Di Testi Studi. Filosofía ; No.1070Editor: Roma Carocci Editore 2016Descripción: 103 páginas 22 cm Tipo de medio:
Tipo de soporte:
ISBN:
  • 9788843080809
Tema(s): Clasificación CDD:
  • 22 202.2 M172 Ita
Contenidos parciales:
Myself and my Creator.-- Grammatica del riconoscimento: L'io come persona.-- Persona e fenomenología.-- Persone e relazione.-- La persona fra egotismo e sviluppo.-- Persona ed ermeneutica.-- Persona e Trascendenza
Resumen: In un contesto antropologico che Michel Foucault definisce come "il vuoto dell'uomo scomparso", l'idea di persona di John Henry Newman (1801-1890) è il candidato migliore per rispondere alla dissoluzione dell'io e all'individualismo contemporanei. In una serrata dialettica all'interno della coscienza, l'io rinuncia a porre se stesso come fondamento: riconoscendosi come persona, riconosce anche l'"altro" che gli sta di fronte e l'"Altro" che dimora dentro di sé. In questa "grammatica del riconoscimento", Newman si rivela naturale interlocutore - oltre che di Locke, Hume e Smith - della fenomenologia di Edmund Husserl ed Edith Stein, e della filosofia ermeneutica di Hans-Georg Gadamer e Paul Ricoeur. Il suo pensiero si radica in modo originalissimo nel medesimo humus, la riflessione empiristica sulla coscienza di sé e del mondo, e l'enfasi romantica sull'esperienza vissuta prima che sulla sua mediazione intellettuale. Nel contempo, le supera entrambe, rivelandosi capace di denunciare i limiti dell'invulnerabilità antropocentrica e di andare al di là della frammentazione dell'umano e della sua perdita di senso, effetto dell'incapacità delle antropologie moderne e postmoderne di dare espressione all'esigenza di unità e di integralità che l'uomo nutre verso se stesso.
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Libro Libro Seminario Conciliar General 202.2 M172 Ita (Navegar estantería(Abre debajo)) Ej.1 Disponible 91010273

Incluye Conclusione (p.95-96), Bibliografía (p.97-103) e Índice

Myself and my Creator.-- Grammatica del riconoscimento: L'io come persona.-- Persona e fenomenología.-- Persone e relazione.-- La persona fra egotismo e sviluppo.-- Persona ed ermeneutica.-- Persona e Trascendenza

In un contesto antropologico che Michel Foucault definisce come "il vuoto dell'uomo scomparso", l'idea di persona di John Henry Newman (1801-1890) è il candidato migliore per rispondere alla dissoluzione dell'io e all'individualismo contemporanei. In una serrata dialettica all'interno della coscienza, l'io rinuncia a porre se stesso come fondamento: riconoscendosi come persona, riconosce anche l'"altro" che gli sta di fronte e l'"Altro" che dimora dentro di sé. In questa "grammatica del riconoscimento", Newman si rivela naturale interlocutore - oltre che di Locke, Hume e Smith - della fenomenologia di Edmund Husserl ed Edith Stein, e della filosofia ermeneutica di Hans-Georg Gadamer e Paul Ricoeur. Il suo pensiero si radica in modo originalissimo nel medesimo humus, la riflessione empiristica sulla coscienza di sé e del mondo, e l'enfasi romantica sull'esperienza vissuta prima che sulla sua mediazione intellettuale. Nel contempo, le supera entrambe, rivelandosi capace di denunciare i limiti dell'invulnerabilità antropocentrica e di andare al di là della frammentazione dell'umano e della sua perdita di senso, effetto dell'incapacità delle antropologie moderne e postmoderne di dare espressione all'esigenza di unità e di integralità che l'uomo nutre verso se stesso.

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